Come Spedire una Bici

Per svariate ragioni, potrebbe essere necessario spedire una bici, o per inviarla come regalo a un parente o un amico, o perché la dobbiamo vendere a qualche acquirente, magari tramite eBay, o ancora perché dobbiamo trasferirci altrove o dobbiamo andare in vacanza e vogliamo spostarci con la due ruote.

Quale che sia la situazione, la spedizione o il trasporto della bici è sempre possibile. Dobbiamo sapere, ad esempio, che il servizio di trasporto di una bici viene offerto da Trenitalia. La cosa potrebbe interessare i viaggiatori, che per una vacanza o un trasferimento, debbano spostarsi da una città a un’altra o anche da una regione all’altra dell’Italia.

come spedire una bici

Il servizio di Trenitalia non prevede una prenotazione, ma il supplemento dovrà essere acquistato una volta saliti a bordo. E l’aspetto più significativo è che grazie all’intervento della FIAB, nel caso in cui si porti con sé la bici smontata e riposta nell’apposita sacca, il trasporto è gratuito. Per il trasporto internazionale, invece, il costo sale a solamente 12 euro.

Ovviamente, una bici può anche essere spedita tramite corriere. In questi casi, bisogna distinguere tra spedizioni nazionali e quelle estere. Per le prime, spedireweb.it offre il servizio per soli 13 euro, purché il peso non superi i 35 kg e la bici sia smontata. Il costo sale a 41 euro, se la bici viene spedita per intero. Il peso di 35 kg al massimo riguarda le bici con telaio 58 dalle dimensioni di 98x67x26 cm.

Le spedizioni vanno effettuate entro le ore 16.00. E’ cura del cliente conservare la bolla di spedizione, che va firmata dal corriere nella parte inferiore. La bolla va stampata in autonomia. Con il costo di 3,50 euro si assicura il trasporto di bici dal valore fino a 250 euro, ma spedireweb offre anche una copertura assicurativa per valori fino a 2.500 euro. Basta richiedere la maggiore copertura, all’atto della spedizione.

Per quanto riguarda le spedizioni verso l’estero, con il servizio MBE si possono inviare bici dal peso fino a 35 kg, al costo di 116 euro per tutti i paesi europei. Ovviamente, ci riferiamo a bici inviate smontate, perché la spedizione per intero sarebbe onerosa e irragionevole. Quanto all’imballaggio, sarebbe sufficiente smontare e riporre la bici dentro uno scatolone delle TV al plasma. Qualora non se ne disponesse di uno, si potrebbe chiedere a qualsiasi rivenditore, che quasi certamente avrà il materiale a disposizione. Per inscatolare i pezzi minori, bisognerebbe munirsi anche di scatole di piccole dimensioni. Infine, a maggiore protezione, in particolare, delle ruote, si potrebbe inserire il tutto in uno scatolone più grande.

Come Affrontarre le Curve in Bici da Corse e Come Migliorare

Per chi ha iniziato da poco a utilizzare una bici da corsa, affrontare le curve in modo veloce può rappresentare un problema.

In questo articolo mettiamo a disposizione alcuni consigli per migliorare la tecnica di guida e per imparare a affrontare le curve in modo veloce e sicuro.

Quando ci si avvicina a una curva, è necessario cercare di capire quale risulta essere la velocità giusta per affrontarla.
La velocità corretta è determinata da alcuni elementi come l’angolazione della curva, la larghezza della strada e il tipo di asfalto.
Avvicinandosi a una curva, diventa quindi importante esaminare con attenzione la strada davanti.
L’esperienza in questo è un fattore determinante.

La linea ideale di una curva è quella che permette di sfruttare al massimo la carreggiata a disposizione.
Maggiore è l’angolo di curva, superiore è la velocità con cui è possibile affrontarla.

Nella seguente immagine la riga verde mostra la traiettoria corretta con cui affrontare una curva.

come affrontare una curva in bici da corsa

La traiettoria corretta è quella che permette di passare vicino all’apice e di uscire dalla cruva con una traiettoria con cui riprendere il tratto dritto senza necessità di frenare.

Se si anticipa la curva, come mostrato dalla riga rossa nell’immagine, è invece necessario rallentare e correggere la traiettoria in uscita.
Se si ritarda la curva, come mostrato dalla riga gialla nell’immagine, la velocità cui sarà affrontata risulta essere bassa.

Una volta determinata la velocità e la traiettoria, bisogna capire la posizione giusta da tenere sulla bici.
La bici, che durante la curva è inclinata e tirata verso l’esterno dalla forza centrifuga, utilizza le coperture per rimanere stabile sull’asfalto.
Importante è però il bilanciamento del peso del corpo.
Il peso non deve essere caricato eccessivamente sull’anteriore, per evitare perdita di aderenza. Conviene quindi spostare il baricentro indietro.
Durante la curva bisogna spostare il peso del corpo sul pedale esterno, che deve essere in posizione verticale con la strada.

In base alle velocità che si determina essere necessaria per affrontare la curva, e che deve essere raggiuna prima di inclinare la bici, bisogna impostare la frenata.
Se per fare la curva bisogna frenare, la frenata deve essere infatti fatta prima della curva, e non durante.
In questo modo si evita di perdere velocità in uscita.

Come spiegato in precedenza, bisogna frenare prima della curva.
In alcuni casi ci si trova però con l’esigenza di rallentare durante la curva.
In queste situazioni bisogna evitare di utilizzare il freno anteriore, meglio una frenata leggera e non secca con il posteriore.

Ci sono poi errori che non bisogna commettere.
Uno consiste nel superare gli altri ciclisti all’interno della curva, questa manovra è molto pericola e deve essere assolutamente evitata.
Molto importante è anche evitare di spaventarsi, frenando in modo improvviso in curva, visto che in questo modo si aumentano i rischi.
Può succedere di sbagliare traiettoria, finendo troppo larghi o troppo stretti, in questi casi bisogna però mantenere la calma e lasciare scorrere la bici cercando di mantenere l’equilibrio.
Un altro errore è quello di fidarsi delle traiettorie di chi precede, meglio seguire quelle che sono le proprie sensazioni.

Per concludere, segnaliamo questo video.

Si tratta di un video in inglese con alcuni consigli utili su come affrontare le curve con la bici da corsa.

Segnalateci quali sono i vostri suggerimenti per migliorare in curva in bici da corsa.

Come Stare a Ruota e Prendere la Scia in Bici

Oggi mettiamo a disposizione alcuni consigli su come stare a ruota e prendere la scia in bici.

Chiunque abbia pedalato con altri ciclisti sa che stando a ruota si fa molta meno fatica.
I motivi sono semplici da capire.

Le resistenze all’azione del ciclista sono costituiti dal peso, dagli attriti e dall’aria.
Stando in scia è proprio questa ultima resistenza a essere diminuita in modo importante.

Stare in scia è infatti vantaggioso perchè dietro a un ciclista in movimento si crea un vuoto d’aria dove la pressione frontale risulta essere inferiore rispetto a quella presente in condizioni normali.
Questo fenomeno è visualizzato in modo piuttosto chiaro da questo disegno.

come stare in scia

 

I vantaggi di stare in scia sono particolarmente elevati in pianura e in discesa.
Su questi terreni la velocità è più elevata e l’aria costituisce quindi una resistenza importante.

In assenza di vento, il vantaggio per chi sta a ruota dipende da alcuni fattori.
In particolare bisogna valutare la velocità, il numero di ciclisti che precedono chi sta a ruota e come sono disposti, l’area frontale di chi sta davanti e la distanza dalla ruota di chi precede.

Molto importante è la distanza dalla ruota di chi precede, per ottenere il massimo vantaggio è infatti stare a un massimo di venti centimetri.
Ovviamente questo richiede esperienza e abilità.

Quantificare il vantaggio in termini percentuali non è possibile, le variabili da considerare sono infatti troppo.
Si può comunque quantificare in un 25% ai 30 km/h e in un 30% ai 40 km/h

Proponiamo ora alcuni consigli utili su come stare a ruota e prendere la scia.
Il primo consiglio è quello relativo alla concentrazione.
Stando a ruota non è possibile vedere in modo completo la strada, bisogna quindi essere sempre attenti.
Una soluzione è quella di tenersi leggermente a lato in modo da vedere meglio la strada davanti.

Relativamente al punto precedente, è meglio evitare di fissare la ruota di chi precede.
Bisogna guardare avanti per anticipare cosa succede.

Mai andare a mezza ruota, nel caso in cui il ciclista che precede scarti, il rischio di contatto diventa molto alto.

Un caso particolare è quello del vento laterale.
In situazioni di questo tipo, non bisogna rimanere esattamente dietro a chi precede.
Risulta essere invece necessario spostarsi leggermente dal lato opposto rispetto a quello da cui arriva il vento.
Questa tecnica si chiama ventaglio, spostandosi di lato permette di evitare di avere un fianco esposto al vento laterale.

Per stare a ruota è molto importante l’esperienza, il consiglio è quindi di iniziare a provare con gruppi composti da pochi ciclisti e da persone che si conoscono.
La prudenza è comunque sempre fondamentale.